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...a tutti, fate proprio come foste a casa vostra!! Chi rompe paga e chi sporca...pulisce.


martedì 19 agosto 2008

Grotte del vento

Finalmente ci siamo decisi per una nuova gita. La direzione sarà la garfagnana con le sue grotte del vento.
Purtroppo (per chi non ci potrà essere) andremo questa domenica!
Abbiamo scelto e prenotato l'itenerario N 3 (3 ore sotto terra!), per chi si volesse aggregare e non ce lo ha già comunicato lasci pure un messaggio sul BLOG o mandi un SMS a me o alla Benny.
Per gl'altri vi faremo sapere come sono!!
Silvia
PS Presto online nuova galleria fotografica a cura di Fabrizio

venerdì 8 agosto 2008

QUANDO I LIMITI NON ESISTONO


Meeting, target, orders, e-mail, conference call, training, customers, booking, base costs..…termini che quotidianamente bombardano i nostri neuroni, quasi obbligandoci ad imparare ed utilizzare, anche nella vita di tutti i giorni, termini che non sono nostri. Sempre più spesso ci troviamo prigionieri di un mondo che cerca di imporci stereotipi grammaticalmente assurdi ed inauditi, solo perché è “fashion” (tanto per non perdere l’abitudine).
A volte mi fermo ad ascoltare le conversazioni tra colleghi, cercando di svincolare il linguaggio al luogo di lavoro e mi rimbalza in testa, come una pallina in un flipper, sempre la stessa domanda : “Ma anch’io parlo così ?”. Un brivido mi percorre la schiena, quando sento verbi inglesi “italianizzati” solo per renderli più “friendly” (aritonfa !!) con il solo risultato di essere ridicoli alle proprie orecchie che, se potessero si piegherebbero su loro stesse per non sentire questi obbrobri linguistici. Perché quando qualcuno deve “inviare” una E.Mail…la deve “forwaradare” ? Per quale strano magheggio alchemico del dizionario della lingua italiana “formare” diventa “trainare” (da training ) quando “trainare”, nella lingua italiana, ha già un suo significato ? Noi italiani stiamo imbastardendo una lingua che è una delle più belle del mondo. Spesso dimentichiamo che per più di un secolo e mezzo, la nostra lingua è stata al centro di un’aspra diatriba che voleva il tedesco come lingua ufficiale della lirica mondiale, per poi affermarsi e rimanere l’unica riconosciuta. Ci scordiamo che Dante ha scritto pagine immense che il mondo intero ci invidia e che studia con ammirazione e quasi con stupore, tanto sono belle. Scrivereste mai con la bomboletta spray sul duomo di Firenze o sul suo Battistero ? Imbrattereste i muri di Palazzo Vecchio, mettendo gli occhiali da sole ed il pareo al David di Michelangelo !?!? Penso proprio di no, anche perché non solo vi prenderebbero per folli sbattendovi a Sollicciano, ma passereste da vandali, tanto che nessuno vi darebbe da ritinteggiare nemmeno i bagni pubblici della Stazione di santa Maria Novella. Siamo figli di un paese che ha una storia culturale immensa e già questo dovrebbe essere sufficiente per non “storpiare” la nostra lingua, scimmiottando un americano-italianizzato che ho ribattezzato “ToscInglese”. Cerchiamo di essere benevoli con la nostra lingua, anche solo per rispetto ad un certo Giacomo Devoto, scomparso nel 1974, che con Giancarlo Oli ha perso un sacco di tempo per darci un dizionario come Dio comanda. Meditate gente….meditate !!!

venerdì 1 agosto 2008

Gli schiavi del XXI secolo

Durante questa vacanza mi è capitato spesso di pensare a questo argomento, osservanto tutti i venditori ambulanti che percorrevano la costa calabrese a piedi.
Ogni tanto con qualcuno ci si fermava a parlare allora scoprivi le varie storie, chi marocchino, chi senegalese, chi pakistano, chi cinese...ma i cinesi non danno relazioni.
Qualcuno lavora nelle fabbriche di Napoli, come "sarto" (mi ha detto) cuce cuscini...di inverno...e d'estate poichè le fabbriche chiudono vengono a vendere al mare!
Ma poverini non hanno di che stare allegri...infatti il ragazzo che ci ha raccontato questa storia ci diceva di aver fame, ma sono convinta che se gli avessimo offerto qualcosa non lo avrebbe preso.
Come mai mi sono detta voleva che comprassimo per forza qualcosa?
Forse...ma è solo un'idea, è costretto a vendere...per qualcun'altro!

C'era un senegalese invece che ci ha fatto rimanere per come prendeva la vita! Ci ha raccontato di aver lavorato 6 anni nel Veneto (infatti non parla italiano, ma veneto...è fortissimo!) come meccanico poi un giorno è tornato e non gli hanno rinnovato il contratto così ha iniziato a vendere le borse per vivere.
Tutti i giorni si ferma a salutarci, gli chiediamo come va...lui ci augura buona fortuna e riparte....sempre con il sorriso in bocca.

Mia zia mi ha raccontato che una volta gli capitò in classe (1 elementare) un bambino cinese, alla fine del giorno di scuola tutti i genitori andaro a prendere i bambini, ma lui non lo venne a prender nessuno; così si prese questo bambino che parlava pochissimo italiano e andò verso Campi a cercare il capannone dove lavorava il padre.
Non so come abbia fatto ma il bambino ha riconosciuto le strade e l'ha guidata li.
Entrata nella fabbrica ha trovato un sacco di cinesi a capo chino a cucire e anche il padre del bambino che si era dimenticato di andarlo a prendere.
Quest'uomo le ha raccontato di esser vincolato per SETTE anni a lavorare li a campi per una determinata persona...
Bhe non è una forma di schiavitù questa?
Forse, non tutti saranno schiavi, ma qualcuno lo è di sicuro, e questo ci dovrebbe davvero par pensare!