Benvenuti...

...a tutti, fate proprio come foste a casa vostra!! Chi rompe paga e chi sporca...pulisce.


domenica 23 agosto 2009

Un fiume di emozioni....


Ore 4.45 la sveglia suona e mi tira giù dal letto. D’altro canto sono io che le ho detto di fare così, quindi non posso prendermela con nessuno. Fuori è ancora buio, ed il sole si riposa, ancora per poco, sotto l’orizzonte e sembra quasi durare fatica a venir fuori. Preparo il cafè : tanto, forte e nero. Non che ne abbia bisogno, ma è più un’abitudine che una vera e propria necessità, ma stamattina è quasi inutile, sono già molto pimpante di mio. In garage tutto è pronto. La mia Seat Leon nera, mi aspetta, come un cane aspetta il padrone per la giratina mattutina o la scorrazzata per i campi. Lei sta lì con il suo carico di canne tirate a lustro, mulinelli con il filo nuovo ed a cui ho fatto una buona ricarica di grafite, esce e pastura, sono riposte in un contenitore separato. Guadino...presente, retino capiente...idem, mentre l'attrezzatura è tutta riposta con la solita metodica sequenza, nella immancabile cassetta verde. In alto a sinistra ci sono gli ami per barbi e cavedani, poi quelli per le trote ed infine il settore dei “mostri” : gli ami da carpa! Veri e propri ganci forgiati a punta chimica, neri e con punte affilate come bisturi. Si parte. Arrivo sul posto, che già in passato mi ha dato delle belle soddisfazioni e che vorrei continuare a pensarlo così, quindi oggi lo metterò di nuovo alla prova. Alberi enormi sovrastano la riva ed altri delle stesse dimensioni me li trovo sull’altra sponda a circa 30 metri da me. Un tunnel di verde, mi assicurerà una bella ombra nei momenti più caldi della giornata e la riva sabbiosa un posto ottimale dove sistemare le mie cose ed il lettino. Ci sono solo io ed il fiume. Intorno solo i rumori dell’acqua che scorre veloce poco più a monte e rallenta sonnacchiosa nella zona davanti al mio punto di pesca. Per tutto questo c’è solo una parola : PERFETTO ! Inizio il solito rituale. Mossa numero uno : la pastura ! La preparo con dovizia di particolari, inclusi alcuni attrattori alla vaniglia che mi sono procurato. Palle grandi come arance, sferzano l’aria ancora fresca della mattina, e cadono con un rumore sordo a due terzi della larghezza del fiume. Una…due…tre, tutte in rapida sequenza, circoscrivono una zona chiamata in gergo “la ciotola”, dove spero che qualche carpa voglia venire a fare colazione. La prima canna è già pronta dalla sera prima. Lancio e piazzo in posizione che il filo si tenda quel tanto che basta perché un minimo movimento possa darmi l’avviso del campanello. Con la prima canna già in pesca, inizio a montare la seconda. Sono veloce, rapido, preciso. Conosco tre o quattro montature che vanno bene per la carpa in fiume, ma io ho sempre la stessa che mi da solide garanzie. Piazzo anche la seconda canna ed apro il mio lettino. Qualche tempo fa a questo punto, mi sarei acceso una sigaretta, ma da un anno ho mollato il pacchetto, guadagnandone in salute e prendendo qualche chilo di troppo. Ma si sa che la moglie briaca e la botte piena, non ce l’avrà mai nessuno ! Mi sdraio ed ascolto la pace di una mattinata che, già per il solo fatto di essere assaporata, è una grandissima mattinata. Sono le 7.00, il campanello della prima canna, inizia a strillare come nemmeno un allarme antincendio. Scatto in avanti ed afferro la canna che stava già scivolando verso il fiume. Ferro deciso, e sento la frizione che fa scivolare via il filo. Agganciata !! Tento un primo recupero, ma per un metro di filo che guadagno, ne perdo quasi due. Forzo un po’stingendo la frizione. La carpa riparte a spron battuto, mollo di nuovo filo alla combattività del pesce, allentando la frizione. Andiamo avanti così per circa quindici minuti. Una volta guadagno filo, una volta lo perdo ed ancora non ho visto cosa ho agganciato. So che è una carpa, si riconosce dal modo di spingere, ma non so se è una “a specchi” o una “regina”. Passa qualche minuto ancora e sento che la sua forza sta venendo meno. Recupero filo, afferro il guadino e lo metto in acqua. La carpa mette fuori la testa. E’ una regina ! Entra, non con poche difficoltà nel guadino, e duro un po’ di fatica a tenere la canna in alto, con una mano ed il guadino nell’altra. Alla fine riesco ad arenarla sulla riva. E’ bella, lunga, panciuta con una pinna posteriore larga una spanna se non di più. La slamo, la peso e la misuro. Il dinamometro si ferma a 6 Kg e 250g ed una lunghezza di 71 cm. Ancora una volta il mio posto, non mi ha tradito ! Devo aspettare altre tre otre ed alle ore 10.15 una carpa a specchi di 3 Kg e 300 gr per 56 cm di lunghezza, finisce a fare compagnia all’altra che se ne sta buona buona nel retino. La giornata passa con altre due partenze infruttuose ed una carpa strappata di brutto, pur montando un filo del 20. Faccio un po’ di foto con il cellulare ed un paio di video che metto su Facebook. E’ l’ora di tornare a casa. Riprendo le mie due catture, che all’inizio scodano come pazze, ma quando sentono che la costrizione del retino è sparita, riprendono piano piano il largo del fiume, riacquistando quella libertà che meritano. Forse queste due carpe saranno di nuovo protagoniste di racconti così, ma sta di fatto che, se qualcun’altro godrà del piacere del combattimento con questi magnifici pesci, spero si ricordi che lasciarle nel loro habitat è sicuramente il gesto più onorevole che un vero pescatore può fare. Saluti a tutti e…alla prossima avventura.

martedì 18 agosto 2009

Crop Circles - "Le anomalie"

Le manifestazioni sempre più numerose dei crop circles, hanno portato gruppi di studiosi a cercar di capire se questi pittogrammi fossero dei falsi (ovvero di natura umana) o autentici (di altra natura).

In alcuni casi, sono state trovate delle così dette anomalie.

In alcuni cerchi infatti, gli steli sembrano essere piegati appena sotto una delle giunture, si è osservato che la crescita degli steli curvati continua anche nella nuova disposizione orizzontale, e sono stati trovati insetti morti attaccati per il rostro, nodi esplosi, nodi più grandi del dovuto e bruciature.Al contrario il grano piegato "artificialmente" presenta inconfondibilmente una rottura in un punto del gambo e nessuna presenza di insetti morti.

Il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) afferma che la piegatura nelle giunture, è un fenomeno del tutto normale: gli steli dei cereali reagiscono alle rotture allungandosi nel punto critico alle prime luci del giorno riuscendo addirittura a proseguire la crescita. Viene anche sottilineato quanto certi meccanismi biologici siano complessi e che ci possono esser molte ragioni di questo allungamento (studi ancora in corso).

Secondo questo gruppo di persone l'anomalia delle mosche (insetti) morte è da imputare a un fungo dal nome "Entomophthora muscae" che può infettare le mosche e causare quel tipo di fenomenologia.

Insomma il mistero continua....

lunedì 17 agosto 2009

Crop Circles - Il Fenomeno

I cerchi nel grano (in inglese Crop Circles) sono aree coltivate (cereali o simili) in cui le piante appiono appiattite a formare disegni (in maggioranza di forma geometrica).
Le prime apparizioni di questo strano fenomeno si sono registrate negli anni ’70, a seguito del numero sempre maggiore di avvistamenti degli ultimi anni, il fenomeno crop circles è diveuto oggetto di indagine.
Ovviamente le teorie sono state le più disparate, dalla spiegazione naturale (cioè si tratta di figure create dall'uomo) a quella paranormale a quella ufologica.

Intorno al 1991 due inglesi Doug Bower e Dave Chorley, affermarono che avevano iniziato a creare dei cerchi nel grano, per far credere che fossero atterrati dei dischi volanti e dimostrarono ai giornalisti come era possibile creare quei cerchi in poco tempo e con un'attrezzatura rudimentale. Il loro primo cerchio risalirebbe al 1978, ma la burla non ebbe molto successo e due anni dopo riprovarono in un posto più visibile, ottenendo finalmente l'attenzione della stampa.
Fu obbiettato loro che non potevano essere gli autori del numero sempre crescenti di cerchi che stavano apparendo in Inghilterra, ma loro replicarono con la spiegazione dell’imazione (quelli che oggi vengono defini circle makers).
Tuttavia questi fatti non soddisfecero del tutto chi credeva nell'origine aliena o ad altre spiegazioni, sostenendo per esempio che le spighe erano spezzate nel caso dei falsi e non piegate (ovvero fuse nel punto di piegatura, con le cellule scoppiate per l'irraggiamento con microonde) nei casi ritenuti autentici e il dibattito e le speculazioni sull'origine del fenomeno continuarono

martedì 11 agosto 2009

Se fosse una trasmissione TV...

...sarebbe VOYAGER.
Eh si cari amici, le mie vacanze appena finite non le posso altro che definire così.
La destinazione, per chi non lo sapeva era l'Inghilterra, alla faccia della suina (in realtà devo passare indenne almeno domani per esser sicura di non averla contratta).
Non siamo andati a Londra...troppo banale. Siamo stati nello Wiltshire (Sud Inghilterra), tra cerchi nel grano, Stonehenge, il percorso iniziatico del TOR, tomba di Re Artu, pozzo in cui si dice sia stato nascosto niente meno che il santo Grall...vi basta?
La cosa stupefacente è che tutte le cose sopra elencate le abbiamo viste con i nostri occhi!
Credo che la più stupefacente di tutte siano stati i cerchi nel grano, non pensavo che fosse possibile riuscire a trovarli, per svariate ragioni.
La prima il periodo, in Inghilterra il grano viene mietuto prima che in Italia e infatti i primi cerchi iniziano ad apparire a maggio.
Seconda perchè se anche ce ne fossero stati alcuni, l'Inghilterra è grande e come avremmo fatto a vedere un crop circle? Forse con un piper?
Niente di tutto ciò. Dobbiamo ringraziare Giuseppe (il nostro compagno di viaggio) sempre esperto di cose Misteriose ci ha portato alla ricerca di un pub improbabile dove si dice che si incontrino i "crop makers". Bhe abbiamo trovato il pub (lo troverete nelle foto..giusto per darvi l'idea del poso!!!) e li una coppia improbabile di 60enni mi ha dato le indicazioni stradali per arrivare ai cerchi nel grano di quella zona.
Ora raccontato così sembra una cosa pubblica, ma in realtà non è affatto così...anche perchè non si sa chi li faccia e come li faccia quindi quando appaiono sembra che li tengano sotto controllo (dedicherò un articolo a questo).
Insomma giudicate voi dalle foto se è stata una vacanza avvincente.

lunedì 10 agosto 2009

Meditate Gente... meditate

Dicono che tutti i giorni dobbiamo mangiare: una mela per il ferro e una banana per il potassio.
Anche un'arancia per la vitamina C, e una tazza di thè verde senza zucchero per prevenire il diabete.
Tutti i giorni dobbiamo bere due litri d'acqua (sì, e poi pisciarli, che richiede il doppio del tempo che hai perso per berli).

Tutti i giorni bisogna bere un Actimel o mangiare uno yogurt per avere i 'L.Cassei Defensis', che nessuno sa bene che cosa cavolo sono però sembra che se non ti ingoi per lo meno un milione e mezzo di questi bacilli (?) tutti i giorni inizi a vedere sfocato.

Ogni giorno un'aspirina, per prevenire l'infarto, e un bicchiere di vino rosso, sempre contro l'infarto ed un altro di bianco, per il sistema nervoso, ed uno di birra, che già non mi ricordo per che cosa era.

Se li bevi tutti insieme, ti può venire un'emorragia cerebrale, però non ti preoccupare,perché non te ne renderai neanche conto.

Tutti i giorni bisogna mangiare fibra. Molta, moltissima fibra, finché riesci a cagare un maglione. Si devono fare tra i 4 e 6 pasti quotidiani, leggeri, senza dimenticare di masticare 100 volte ogni boccone.

Facendo i calcoli, solo per mangiare se ne vanno 5 ore.

Ah, e dopo ogni pasto bisogna lavarsi i denti, ossia dopo l'Actimel e la fibra lavati i denti, dopo la mela i denti, dopo la banana i denti... e così via finché ti rimangono 3 denti in bocca, senza dimenticarti di usare il filo interdentale, massaggiare le gengive, il risciacquo con Listerine...

Bisogna dormire otto ore e lavorare altre otto, più le 5 necessarie per mangiare, 21. Te ne rimangono 3, sempre che non ci sia traffico.

Secondo le statistiche, vediamo la tele per tre ore al giorno. Già, non si può, perché tutti i giorni bisogna camminare almeno mezz'ora (attenzione: dopo 15 minuti torna indietro, se no la mezz'ora diventa una).

Bisogna mantenere le amicizie perché sono come le piante, bisogna innaffiarle tutti i giorni. E anche quando vai in vacanza, suppongo.

Inoltre, bisogna tenersi informati, e leggere per lo meno due giornali e un paio di articoli di rivista, per una lettura critica.

Ah!Si deve fare l'amore tutti i giorni, però senza cadere nella routine: bisogna essere innovatori, creativi, e rinnovare la seduzione.

Bisogna anche avere il tempo di spazzare per terra, lavare i piatti, i panni, e non parliamo se hai un cane o ... dei FIGLI???

Insomma, per farla breve, i conti danno 29 ore al giorno.

L'unica possibilità che mi viene in mente è fare varie cose contemporaneamente: per esempio: ti fai la doccia con acqua fredda e con la bocca aperta così ti bevi i due litri d'acqua. Mentre esci dal bagno con lo spazzolino in bocca fai l'amore (tantrico) col compagno/a che nel frattempo guarda la tele e ti racconta, mentre tu lavi per terra.

Ti è rimasta una mano libera?? Chiama i tuoi amici! E i tuoi genitori. Bevi il vino (dopo aver chiamato i tuoi ne avrai bisogno). Il BioPuritas con la mela te lo può dare il tuo compagno/a, mentre si mangia la banana con l'Actimel, e domani fate cambio.

Adesso vi lascio, perché tra lo yogurt, la mela, la birra, il primo litro d'acqua e il terzo pasto con fibra della giornata, già non so più cosa sto facendo ... però devo andare urgentemente al bagno. E ne approfitto per lavarmi i denti....

SE AVETE HO GIÁ SENTITO QUESTO ANEDDOTO, PERDONATEMI, PERÓ É L'ALZHEIMER, CHE NONOSTANTE TUTTE LE CURE NON SONO RIUSCITA A COMBATTERE.